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Giorno 1 – Arrivo a Phoenix
Arrivo all’aeroporto internazionale di Phoenix,
Dopo aver espletato le formalità doganali, ritirate la vostra auto a noleggio e recatevi al vostro hotel per il check-in.
Serata a disposizione e pernottamento.
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Giorno 2 – Phoenix – Grand Canyon
In mattinata partenza verso Nord con direzione Grand Canyon.
Attraversando il giardino desertico dell’Arizona, potrete visitare il Castello Montezuma, l’antica rovina indiana e le abitazioni della tribù Sinagua.
Il viaggio continua verso la graziosa città di Sedona e in seguito attraverso Oak Creek Canyon.
La zona, conosciuta per i suoi paesaggi spettacolari, ha fatto da sfondo per molti film.
Una volta finita la visita partite per visitare una delle sette meraviglie del mondo: il Grand Canyon.
Il Canyon altro non è che una gola profonda e immensa; un abisso che si divarica fra due sponde: North e South Rim (bordo nord e bordo sud). Fra queste il canyon si allarga e si restringe lungo il suo interminabile percorso, arrivando anche a una distanza di oltre 25 km.
Questa descrizione vi basterà per capire che non si può passare da una sponda all’altra con la semplicità con cui si guada un fiume. Se vi è per caso venuto in mente di aggirare il Grand Canyon in macchina per vederne entrambi i versanti scordatevelo! Si tratta di un’operazione impraticabile in un giorno. Pertanto il consiglio è sicuramente quello di visitare il lato Sud.
Il South Rim è la sponda del Grand Canyon dove convergono il maggior numero di turisti, con tanto di strutture ricettive attrezzate, il Gran Canyon Village, con alloggi, ristoranti e centro visitatori.
Pur essendo la zona più turistica, non è affatto da trascurare: certi servizi possono fare comodo e la vista dal bordo, anche se un po’ disturbata dalla folla, è davvero mozzafiato.
Pernottamento a Grand Canyon
Vi sono numerosi punti d’osservazione lungo il bordo, fra cui Desert View, Buggeln, Grandview Point, Mather Point (dove c’è il centro visitatori), Yavapai Point, Hopi Point (particolarmente bello al tramonto), Shoshone Point e Hermits Rest. Molti osservatori naturali del bordo sud possono essere ammirati seguendo il Rim Trail (il percorso di tutto il South Rim). Il crinale può essere anche percorso in auto scendendo via via che si incontrano i punti di osservazione.
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Giorno 3 – Grand Canyon – Page
Cominciate la giornata in direzione di Page, in Arizona.
Qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta, tanto che non sappiamo nemmeno da dove cominciare: è davvero difficile stilare una classifica secondo criteri di “bellezza” delle attrazioni di Page.
Horseshoe Bend
Di questo portento della natura plasmato dalla potenza delle acque del Colorado River abbiamo parlato nel nostro articolo di approfondimento intitolato “Horseshoe Bend: alla scoperta di un miracolo della natura”. Ormai tutti conoscono questo scenografico meandro del Colorado… e pensare che fino a qualche anno fa alcune guide turistiche addirittura lo ignoravano! Noi crediamo sia secondo solo ad Antelope Canyon e che meriti senza dubbio una visita.
Lo si raggiunge a piedi, lasciando la macchina in un parcheggio che si trova lungo la Highway 89 in direzione sud-ovest, a 10 minuti di macchina dal centro di Page. Dal 2019 per poter lasciare la macchina è necessario pagare 10$. Dal parcheggio dovrete poi percorre un sentiero che vi porterà ad una terrazza panoramica da cui si potrà ammirare tutta la zona.
Lake Powell
Lake Powell è un enorme bacino artificiale che ha dato luogo a uno splendido labirinto acquatico di canyon di roccia rossa, angusti meandri navigabili, spiagge solitarie e incontaminate e archi naturali, uno su tutti il famoso Rainbow Bridge National Monument. Ci si può accontentare di una visita rapida a Wahweap Marina, oppure del panorama sopraelevato che si gode da Wahweap Overlook, o ancora si può decidere di salire su un battello al porto e esplorare Lake Powell in crociera.
Esistono anche dei tour aerei in partenza da Page, che sono l’ideale per chi voglia godere di visuali sul lago altrimenti impossibili. Molti di questi sorvolano anche l’Horseshoe Bend, meraviglia naturale che dà sicuramente il meglio di sé quando viene osservata a bordo di un elicottero o di un aereo. Per sapere quali sono i tour disponibili, clicca sul link sottostante.
Glen Canyon Dam
Il lago si trova nella Glen Canyon National Recreation Area, e nelle vicinanze sorge la grande diga che lo ha generato: la Glen Canyon Dam, che è il motivo per cui nel 1959 è stata fondata la città di Page, vera e propria “company town” dove alloggiavano gli operai.
Se volete vedere dove soggiornavano di preciso, andate nel centro di Page e cercate la 8th Avenue, che è chiamata la Street of Little Motels. Ci sono alcune strutture old style da vedere, come il Red Rock Motel, tutt’ora attivo.
La diga Glen Canyon Dam, sulla quale passerete in auto per raggiungere Page, offre alcuni scorci davvero vertiginosi ed è visitabile al suo interno presso il Carl Hayden Visitor Center, una struttura davvero bellissima, come se ne vedono raramente nei parchi nazionali.
Se non siete interessati alla visita, potete raggiungere alcuni point of view che vi permettono di vedere il profondo canyon scavato dal Colorado e l’imponente barriera della diga. Noi vi consigliamo il Glen Canyon Dam Overlook, che si trova sulla Scenic View Road, deviando dalla Highway 89 circa un miglio dopo aver valicato la diga: con una brevissima passeggiata raggiungerete una terrazza panoramica orientata sul canyon e sulla diga.
Vermillion Cliffs e Paria Canyon
Che cosa vedere a Page, se qui abbiamo deciso di stabilire per 2-3 giorni il nostro quartier generale alla scoperta della natura misteriosa dell’Arizona? Una possibile risposta è che si può visitare Vermillion Cliffs, il remoto parco naturale noto per ospitare il The Wave, luogo ai confini della realtà del cui fascino abbiamo parlato nel nostro articolo dedicato alle attrazioni di Vermillion Cliffs. Per reperire tutte le informazioni utili a visitare questo parco, vi rimandiamo all’articolo sopra linkato, ma ci teniamo a ricordarvi che la visita di Vermillion Cliffs e Paria Canyon richiede molto tempo, adeguati mezzi di trasporto e una certa attitudine alle escursioni più avventurose.
The New Wave
A proposito di The Wave… data la difficoltà nel raggiungerlo, forse potrebbe esservi utile qualche indicazione su come arrivare a The New Wave, un panorama abbastanza simile a due passi da Page. Da quelle parti inizia anche un sentiero molto affascinante e pericoloso che conduce sulla riva del Colorado River. Per tutte le informazioni su queste escursioni, leggete il nostro articolo dedicato al The New Wave a Page.
Marble Canyon e Lees Ferry
Il Marble Canyon, che si trova a 64 miglia da Page, è uno dei tanti canyon della zona scavati dai rami secondari o dal Colorado River stesso, ma ha una particolarità: qui si trova Lees Ferry, l’unico punto navigabile del Colorado River per parecchie decine di chilometri, nonché ufficialmente il punto d’inizio del Grand Canyon.
In questa tranquilla valle nel cuore del canyon è possibile fare alcune escursioni via terra e via fiume, e percorrere i passi dei cercatori d’oro che qui fecero la loro fortuna. Per scoprire come arrivare a Lees Ferry e quali altri tesori naturali racchiude il canyon, vi rimandiamo al nostro approfondimento su Marble Canyon e Lees Ferry.
Grand Canyon Vista Point
Per raggiungere Lees Ferry occorre percorrere la US-89 a sud di Page, scendere dalla mesa fino a Bitter Springs e poi deviare sulla variante US-89 A, che poi nella sua continuazione conduce verso Vermilion Cliffs e Grand Canyon North Rim. Bene, fate attenzione: 35 km a sud di Page, poco prima di questa deviazione, si trova il Grand Canyon Vista Point, un punto panoramico che vi permetterà di vedere dall’alto proprio la sezione iniziale del mitico Grand Canyon! Se avete voglia di comprare qualche manufatto indiano, qui troverete un mercatino con molte bancarelle.
Waterholes Canyon
Questa è una delle escursioni meno conosciute di Page, e per questo motivo potrebbe essere una soluzione particolarmente azzeccata se vi avanza un po’ di tempo dopo la visita delle attrazioni principali. Come lo si raggiunge, e cos’è? Waterholes Canyon è uno slot canyon visitabile solo tramite un tour organizzato erogato dall’unica agenzia autorizzata. Il varco del canyon si trova praticamente sulla Highway 89, in corrispondenza di uno spiazzo che funge da parcheggio, 2 miglia a sud circa dopo il già citato parcheggio di Horseshoe Bend.
Stud Horse Point e Skylight Arch
Se avete noleggiato un’auto 4×4 e avete uno spiccato senso dell’avventura, potete raggiungere la zona di Ferry Swale, dove si trova lo Stud Horse Point, uno sconosciuto punto panoramico a una mezz’oretta di macchina da Page: troverete un paesaggio surreale di hoodoos, butte e balanced rock in cima a una mesa che offre un punto di vista sensazionale sul deserto e sul Lake Powell.
Continuando sulla stessa strada per pochi chilometri di strada sterrata (molto malmessa!), troverete l’attacco di un agile sentiero che conduce allo Skylight Arch, un arco molto particolare sulla cima di una mesa da cui si gode di un panorama eccezionale sui territori di Utah e Arizona.
Pernottamento a Page
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Giorno 4 – Page – Bryce Canyon NP
Stamattina prenderete parte alla visita Guidata di Antelope Canyon.
L’Antelope Canyon consiste di due formazioni separate, chiamate Antelope Canyon Superiore e Antelope Canyon Inferiore. I due tratti sono separati dalla strada 98. Il rift che ha generato i due canyon, nel suo percorso verso il Lago Powell trova per primo uno sbarramento costituito da una formazione di arenaria posta trasversalmente al suo percorso. Qui genera L’Antelope Canyon Superiore Upper Antelope Canyon lungo solamente duecentosettanta metri, più agevole e facile. Proseguendo l’avvicinamento verso il lago, dopo cinque chilometri circa verso nord, l’erosione penetra nel terreno generando il più lungo e meno agevole Antelope Canyon Inferiore Lower Antelope Canyon lungo oltre quattro chilometri. Entrambe i tratti, visitabili solo con l’assistenza delle guide Navajo, costituiscono una vera meraviglia della natura, e sono una vera sfida per i fotografi a causa delle difficili condizioni di luce. In alcuni periodi dell’anno e del giorno, il tratto superiore è caratterizzato dai fasci di luce che raggiungono il suolo. Entrambi i tratti dell’Antelope Canyon possono essere soggetti a inondazioni improvvise Flash Flood. Violente piogge, anche molto distanti dal sito, possono provocare improvvise e pericolose inondazioni con preavviso scarso o nullo.
Una volta finita la visita partite per visitare il Bryce Canyon National Park attraversando la Virgin River Gorge e l’anfiteatro naturale del Cedar Breaks National Monument.
Una volta arrivati al Bryce Canyon, percorrete le 38 miglia (61 km) del percorso panoramico del parco per ambientarvi e scegliere in quale punto tornare per ammirare il paesaggio o fare una camminata.
Non perdetevi un’escursione al grande Bryce Amphitheater; questo impressionante paesaggio naturale si trova sotto il sentiero escursionistico Rim Trail ed è ricco di hoodoos, alte formazioni rocciose a spirale dai colori accesi.
In base al momento del giorno in cui accederete al parco, cercate di godervi l’alba o il tramonto, fotografando la vista da punti panoramici, come Sunrise Point, Sunset Point, Inspiration Point e Bryce Point. Rimanete anche quando fa buio per osservare il vasto cielo notturno stellato.
Pernottamento a Bryce Canyon
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Giorno 5 – Bryce Canyon – Las Vegas
Proseguendo verso ovest si arriverà alla destinazione finale di oggi: Las Vegas, la città delle luci e dell’intrattenimento. Possibilità di girare la città e visitare i numerosi Hotel-Casinò presenti sullo Strip, per tentare la fortuna o per assistere ad uno dei numerosi spettacoli che vengono messi in scena dai vari alberghi per i residenti e non.
Perderete la cognizione del tempo lungo la “Strip”, dove i resort a tema molto elaborati offrono moltissime opportunità, tra cui casinò aperti 24 ore al giorno, opzioni di ristorazione innovative con chef famosi e una varietà di spettacoli e concerti con star leggendarie.
Sia che scegliate di soggiornare in un hotel di lusso, sia che optiate per una sistemazione più semplice, il divertimento è alle porte. Se amate lo shopping esclusivo, preparatevi a passeggiare per i centri commerciali The Forum Shops at Caesars, The Shops at Crystals e Via Bellagio.
Per acquisti più economici, andate a nord alla fine della Strip, al Fashion Show Mall o al Las Vegas Premium Outlets.
Per un’esperienza unica, visitate il Downtown Container Park, un centro all’aperto con boutique, ristoranti, bar e musica dal vivo.
Fremont Street, cuore pulsante della Downtown, è la seconda strada più famosa di Las Vegas dopo la Strip, ma non per importanza storica.
Questa strada è antica quanto lo è Las Vegas: fondata nel 1905, fu la prima strada della città ad essere asfaltata.
Il primo semaforo della città fu installato proprio qui, nel 1931, ma le sue tre luci non sono state le uniche a fare storia da queste parti. In effetti Las Vegas fu la prima città di tutto il Nevada ad essere servita dall’elettricità, e Fremont Street ne beneficiò in maniera particolare: ancora oggi viene chiamata Glitter Gulch, in memoria di quella volta in cui nel 1937 fu “invasa” dalle luci grazie all’elettricità generata dalla vicina diga di Hoover.
Andateci oggi e vedrete che il soprannome non è assolutamente passato di moda, anzi!
Ovviamente le principali attrazioni di Fremont Street sono ancora una volta i casino: non sono giganteschi e appariscenti come quelli della Strip, ma hanno una storia più antica.
Basti pensare che il più antico casino di Las Vegas, il Golden Gate Hotel Casino, si trova proprio qui.
Cominciate il vostro tour della Fremont Street raggiungendo il Main Street Station Hotel & Casino, che in realtà sulla Fremont Street non è: vi trovate in 200 N Main St, ma non appena varcherete la soglia dell’hotel avrete l’impressione di aver sbagliato comunque l’indirizzo.
Se non l’avevate capito dall’esterno, tutto l’hotel e la zona dedicata ai giochi d’azzardo è a tema ferroviario: gli interni della lobby e delle sale da gioco sono stati costruiti e impreziositi da dettagli che vi faranno pensare di trovarvi in una stazione in stile vittoriano.
Ma questo non è l’unico motivo d’interesse di questo hotel: se non avete intenzione di giocare d’azzardo, potete dare un’occhiata alla curiosa collezione di antichità dell’albergo, dai candelieri della Figaro Opera House di Parigi alla statua in bronzo di un cinghiale.
Senza dimenticare di fare un salto nel bagno degli uomini, dove si trova… un autentico pezzo del Muro di Berlino.
Fremont Street Experience: così è stato battezzato questo segmento di strada che va dalla S Main Street alla N 4 th St di Las Vegas.
Dopo aver visitato la Main Street Station, raggiungi l’incrocio tra la Main Street e Fremont Street.
Inutile dirvi che quando ci arriverete ve ne renderete subito conto, specialmente se sarà notte: in prossimità della splendida, nostalgica insegna del già citato Golden Gate Casino inizia una galleria di 450 mt coperta da uno schermo formato da oltre 12 milioni di lampadine a LED.
Questa installazione è chiamata Viva Vision, ed è uno dei punti di forza di Fremont Street Experience, il motivo per cui ancora oggi può fregiarsi del nome di Glitter Gulch.
Con cadenza giornaliera, ogni ora dalle 18 alle 1.00 di notte sullo schermo le lampadine danno luogo a uno stratosferico spettacolo di luci di 6 minuti accompagnato da canzoni di The Killers, Heart, Green Day e altri.
La musica potrete sentirla suonare anche dal vivo, gratuitamente, in uno dei tre palchi destinati all’intrattenimento sotto la galleria.
Pernottamento in HOTEL
Pernottamento a Las Vegas
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Giorno 6 – Las Vegas – Death Valley
Partenza in direzione Death Valley, uno dei luoghi più caldi della terra. La Valle Della Morte è situata a 80 metri sotto il livello del mare.
Il Parco Nazionale della Death Valley (Valle della Morte) è davvero vasto, basti pensare che ha una superficie di ben 13.518 kmq, sorgendo per gran parte nello stato della California e per una piccola porzione in quello del Nevada. C’è tanto da vedere, a mio avviso è uno dei più grandi spettacoli che la natura del Nord America può offrire.
Un paesaggio davvero inedito, uno skyline che difficilmente troverete in altre regioni del pianeta terra. Questa enorme landa inospitale dove però, come sempre accade, alcune forme di vita, sia animale che vegetale, riescono lo stesso a prosperare. I visitatori di primavera più fortunati potrebbero avere il dono di ammirare la fioritura nelle vallate, in un magico contrasto di colori, di vita e di morte.
Prima cosa da segnalare è che, per fortuna, le strade primarie all’interno della valle sono asfaltate. L’off-road è generalmente non consentito senza apposita autorizzazione; quindi non avventuratevi perché oltre ad una multa potreste rischiare di danneggiare l’auto. Restate con le vetture nelle strade asfaltate e per il resto usate i piedi, facendo attenzione alle temperature.
Data la vastità ed il tempo che spesso è limitato, prima di partire è bene chiarirsi le idee su quello da vedere e da fare. Passo secondario ma fondamentale è munirsi di una buona mappa dato che i gps spesso non funzionano correttamente.
Pernottamento a Death Valley
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Giorno 7 – Death Valley – Los Angeles Area
Proseguendo verso Sud-Ovest percorrerete un lungo tratto di strada che vi porterà a Los Angeles.
Lungo la strada vi consigliamo una sosta visitiamo una delle tante Ghost Town: Calico
Calico è una città mineraria ormai abbandonata che si trova a circa 200 km da Los Angeles in direzione Las Vegas nel deserto del Mojave (sud California).
Fondata nel 1881 poiché nei pressi sorgeva una ricca miniera d’argento, arrivò a contare, nel periodo di massimo splendore, oltre 1200 abitanti.
Con l’esaurirsi della miniera, via via, la popolazione iniziò a lasciare Calico in cerca di fortuna altrove; l’ultima abitante fu Miss Lucy Bell Lane rimasta nella cittadina e deceduta negli anni ’60.
Girando per la cittadina si possono ammirare diversi edifici come la vecchia scuola, il saloon, l’ufficio dello sceriffo o quello dei pompieri. nonché la vecchia miniera.
Arrivo a Los Angeles nel tardo pomeriggio.
Pernottamento Los Angeles / Santa Monica
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Giorno 8 – Santa Monica / Los Angeles area
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Giorno 9 – Los Angeles – Morro Bay
Partenza verso nord lungo la famosa costa Californiana, dove incontrerete alcune cittadine iconiche che non potete non fermarvi a visitare.
La prima sosta d’obbligo è senza dubbio a Malibu!
Una delle città più iconiche della costa Californiana, Malibu è famosa per le sue splendide spiagge, i tramonti indimenticabili e le incredibili ville di lusso che costeggiano l’oceano. Essa è infatti residenza di tantissime star di Hollywood, che si godono la sua atmosfera rilassata e le onde perfette per fare surf.
Nonostante alcune aree di spiaggia siano di proprietà esclusiva, ne esistono anche altre accessibili ai “comuni mortali”! Per evitare problemi o multe, vi consigliamo di informarvi in anticipo su dove sostare e di dare un’occhiata anche qui per maggiori informazioni sulle spiagge pubbliche.
Sicuramente una tappa merita il Molo di Malibu, luogo ideale dove fermarsi a bere qualcosa ammirando una splendida vista. Se volete farvi coccolare per qualche ora dalle onde del mare, optate per Zuma Beach o El Matador Beach, accessibile tramite sentiero e famosa per sue affascinanti formazioni rocciose.
Santa Barbara dista circa 2 ore di auto da Morro Bay e circa 1 ora e mezza da Los Angeles. Avete presente la classica immagine della California, con alte palme e lunghe spiagge sabbiose? Bene, Santa Barbara ne è la rappresentazione perfetta!
Proseguendo verso nord, a poco più di un’ora di strada arriverete a Santa Barbara.
Conosciuta anche con il nome di “The American Riviera”, è una cittadina dove si respira un clima rilassato e spensierato, dove potrete passeggiare tra boutique di lusso, bellissimi edifici storici e ville da sogno. Non a caso Santa Barbara è scelta da numerose star di Hollywood per fuggire dal caos di Los Angeles o addirittura per viverci.
Se vi fermate qui solo per poche ore, sdraiatevi sulla soffice sabbia e godetevi il sole californiano. Concentratevi poi sulla zona del porticciolo. Sullo splendido lungomare si trova lo Stearns Wharf, il molo di legno più antico della California! Magari fermatevi per pranzo a gustare un enorme granchio in uno dei caratteristici locali qui intorno. Non rimarrete delusi!
Il cuore della Pacific Coast Highway è rappresentato dal Big Sur, la regione che si estende non solo lungo il magnifico tratto di costa ma anche verso l’interno, ricca di parchi naturali, aree protette e foreste.
Ovviamente la costa frastagliata, le splendide spiagge e gli scorci mozzafiato sono ciò che ha reso famoso Big Sur nel mondo. Il solo guidare lungo questo tratto di strada sarà uno dei ricordi più belli di qualsiasi viaggio in California!
Inutile dirvi che per percorrere pochi kilometri vi sembrerà di metterci ore, poichè vi fermerete di continuo nelle varie piazzole di sosta a scattare foto!
Tuttavia, alcuni dei luoghi che meritano uno stop più approfondito sono sicuramente i seguenti:
Morro Bay
Morro Bay è un caratteristico paesino sulla costa, sinonimo di tranquillità e scorci splendidi. É famoso principalmente per il suo Morro Rock, l’enorme promontorio che sembra fuoriuscire all’improvviso nel bel mezzo dell’oceano.
Morro Bay è una tipica località turistica di mare, che ha il suo fulcro nevralgico nella zona del molo, ricco di ristorantini e negozi. Ma proprio in quanto tale, non offre molto nel periodo invernale.
Si tratta tuttavia di un paesino a misura d’uomo, ideale per trascorrervi una notte e per chi è alla ricerca di un po’ di relax prima di riprendere il viaggio nei giorni successivi!
Pernottamento a Morro Bay
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Giorno 10 – Morro Bay – San Francisco
McWay Falls
Un altro luogo imperdibile lungo la Pacific Coast Highway è il Julia Pffeifer Burns State Park.
Dall’ingresso del parco parte un piccolo sentiero panoramico, il McWay Falls Overlook Trail, che vi condurrà ad un belvedere a picco sul mare. Scogliere spettacolari e panorami mozzafiato si estenderanno sotto di voi, con una prospettiva privilegiata sulle McWay Falls, piccole cascate che precipitano per 25 metri direttamente sulla spiaggia. Quest’ultima però non è accessibile.
Trascorrete un po’ di tempo qui e godetevi lo spettacolo. Il momento migliore è sicuramente al tramonto!
Pfeiffer Beach
Se volete sbizzarrirvi con il vostro talento fotografico, Pfeiffer Beach è il posto che fa per voi! Questa splendida caletta non è famosa tanto per l’attività balneare (l’acqua è fredda e le correnti molto forti) ma per le sue suggestive formazioni rocciose e per il suo affascinante lato selvaggio.
Impossibile non notare l’enorme arco di roccia, il Keyhole Arch, che al tramonto regala uno spettacolo unico, con il sole che si pone a livello del maestoso scoglio creando un gioco di luce incredibile! Il periodo migliore per godere di questo fenomeno è durante il solstizio d’inverno, tra dicembre e gennaio.
Pfeiffer Beach si trova nel cuore del Big Sur, ma attenzione che non è segnalata dai cartelli stradali, il che la rende fortunatamente poco turistica! Vi basterà, tuttavia, imboccare una stradina chiamata Sycamore Canyon Road (inseritela sul navigatore), ad uno svincolo della Highway 1, e segnalata da un cartello giallo con scritto “Narrow Road”. In particolare, provenendo da nord, superate la Big Sur Station, e girate a destra dopo 1 km esatto in corrispondenza del cartello giallo che indica la strada stretta.
Bixby Bridge
Il Bixby Bridge è una delle icone di Big Sur e dell’intera Highway 1. Esso ha la forma di un arco, e si erge a circa 80 metri di altezza dal fondo del canyon scavato dal Bixby Creek. Fotografarlo da tutte le angolazioni possibili è un must, ammirando i paesaggi da sogno che si estendono sotto di esso.
Proseguendo lungo la Pacific Coast Highway arriverete a Point Lobos State Natural Reserve.
Questa splendida riserva naturale è un’oasi di relax a pieno contatto con la natura, dove panorami costieri frastagliati la fanno da padrona. Qui potrete semplicemente rilassarvi o andare alla ricerca di animali come leoni marini, foche e lontre, che vivono nel loro habitat naturale.
Il modo migliore per esplorare il parco è farlo attraverso uno dei numerosi sentieri. Tra questi, uno dei più suggestivi è sicuramente il Cypress Grove Trail.
In serata arrivo a, Carmel-by-the-Sea (o più semplicemente Carmel), un villaggio gioiello, una rarità fra le città americane, famosa per le vie ordinate e i negozi chic, le casette in stile fiabesco, la sua bellissima Missione, una non trascurabile vocazione artistica, una spiaggia incontaminata e i prezzi astronomici del mercato immobiliare.
Per rendervi l’idea della singolarità di questo paesino, vi basti sapere che qui non troverete indirizzi stradali, lampioni, cassette della posta o parchimetri: sono stati ufficialmente banditi!
Proseguite quindi per San Francisco, la vostra metà per oggi, tenendo presente che dovrete arrivare all’ufficio del Noleggio Auto, situato in Centro città, prima che chiuda.
Trasferimento indipendente (non compreso) al vostro Albergo
Pernottamento a San Francisco
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Giorno 11 – San Francisco
Visitate in autonomia la città magari cominciando a trascorrere un po’ di tempo al Fisherman’s Wharf, un quartiere sul mare e meta turistica dove si trovano ristoranti di pesce, il Pier 39 con i suoi leoni marini, il Madame Tussauds Wax Museum e molto altro.
Salite su Telegraph Hil per ammirare il panorama della citta dalla cima della Coit Tower e poi scendete seguendo la tortuosa Lombard Street. Se ii tempo lo permette, unitevi a un tour gratuito sul Golden Gate Bridge. Provate la cucina etnica in uno dei quartieri multiculturali della citta, tra cui la piu grande Chinatown fuori dall’Asia.
Se avete voglia di esplorare anche i dintorni della città, potreste decidere di visitare iI Muir Woods National Monument, che si trova a 24 km a nord della città. Questo è un vero e proprio monumento agli alberi poiché si tratta infatti di un’antica foresta di sequoie californiane che hanno tra i 600 e gli 800 anni e che si ergono per 76 metri in altezza.
10 km di sentieri lastricati portano a Pinchot Grovee a Cathedral Grove, oltre che alle rive del torrente Redwood: programmate la visita in un giorno infrasettimanale e arrivate la mattina presto per ammirare la foresta nei momenti piu magici e tranquilli.
Proseguendo, a meno di due ore a nord-est di Muir Woods, i visitatori raggiungeranno le valli di Napa e Sonoma, che insieme costituiscono la più famosa regione vinicola della California e sono destinazioni molto popolari tra gli amanti del vino e del buon cibo.
Prenotate un tour e godetevi le degustazioni di vino o le cene all’interno delle cantine, oppure all’aperto in mezzo ai vigneti; nelle cantine più piccole, potreste essere serviti addirittura dal produttore tesso.
I viaggiatori più avventurosi potranno vivere a pieno questa esperienza bucolica facendo un giro in bicicletta, con o senza guida, tra le tranquille strade di campagna. L’area offre anche degli ottimi tour in teleferica e percorsi escursionistici tra le sequoie.
Pernottamento in HOTEL
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Giorno 12 – Fine del Tour e rientro in Italia
Trasferimento indipendente (non incluso) per l’aeroporto dove vi imbarcherete sul volo di rientro per l’Italia.
Pernottamento a bordo